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Edilizia libera: vetrate senza permesso.

A casa e nei balconi finalmente il via libera alle chiusure in vetro anche senza permesso!

Si evolve così il regime di autorizzazione delle vetrate scorrevoli, garantendo un’importante semplificazione, dopo che sulla qualificazione di questo tipo di interventi si era adoperata un’ampia giurisprudenza.

Adesso è vera e propria “Edilizia libera”. Non è necessario infatti nessun permesso da parte del Comune.

Le operazioni di installazione e realizzazione di queste vetrate, incentrate «ad assolvere – spiega l’emendamento – funzioni temporanee di protezione dagli agenti atmosferici, miglioramento delle prestazioni acustiche ed energetiche, riduzione delle dispersioni termiche, di parziale impermeabilizzazione delle acque meteoriche» vengono adesso registrate in edilizia libera all’interno delle classificazioni del Testo unico edilizia (quindi, all’articolo 6 comma 1 Dpr 380/2001).

Questi interventi possono andare a proteggere due tipologie di elementi: balconi sporgenti dal corpo dell’edificio o logge rientranti all’interno dell’edificio.

Ma come si è ottenuto il via libera? Grazie ad un emendamento alla legge di conversione del Dl Aiuti bis (Dl 115/2022), approvato nel passaggio al Senato del provvedimento chiarendo un argomento da tempo protagonista di interpretazioni divergenti a livello locale.

Le vetrate “Vepa”.

Si tratta di vetrate panoramiche amovibili e totalmente trasparenti, le cosiddette Vepa (Vetrate panoramiche amovibili).

Caratteristiche

La loro caratteristica più rilevante è di essere completamente rimovibili: sono solitamente sistemi che consentono l’apertura e la chiusura della vetrata, a seconda delle esigenze e delle stagioni. Servono a mitigare gli effetti del clima, sia in estate che in inverno.

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